sabato 31 luglio 2010

Anna Giordano e i suoi pensieri...

Alcune frasi che mi accompagnano:

“Viviamo di attimi che diventano una vita, e la vita in tutto ciò diventa un attimo”.

"Nella ricerca di noi stessi spesso capita di scoprire ch chi ci abita è quasi uno sconosciuto".

"Se gli occhi non bagnassero nell'anima, sarebbero solo una finestra aperta sull'oscurità."

"La carezza è l'immagine della dolcezza... la sola che parla per dire tacendo,ti voglio bene, ti amo."

"I ricordi sono le emozioni rimaste impigliate nella nostra anima".

"L'amore è un miracolo... una formula alchemica che ha le stesse incognite,ma il risultato cambia, secondo i cuori che lo contegono".

"La vita è tempo ed il tempo è vita"

"Un pizzico di follia è l'ingrediente base, che fa di una persona speciale un genio".

"La poesia è l’emozione che ti permette di volare alto nello spazio di due versi".

"L'amicizia è come il fiore nel deserto, rara".

"La libertà più grande è paradossalmente imprigionata nel pensiero".

"L'ipocrisia è una maschera, che ti sorride sempre tenendo chiuse le labbra per non mostrare i denti stretti dalla rabbia".

"Il dolore è un’onda che non ha rive".

"Le convinzioni sovente sono il frutto delle proprie esperienze, a ciascuno le sue".

"le sorprese sono sempre gradite, esse sono come i buchi neri, sappiamo che esistono ma non sappiamo dove e quando finiscono".

"La voglia è come l'onda a volte arriva a bagnarti i piedi ed altre non ti sfiora neppure...va e viene".

"Se alcuni silenzi uccidono la libertà, altri parlano al suo posto".

"Pensiamo che sono sempre gli altri che predispongono la nostra vita,
senza sapere che siamo noi a scegliere di dipendere da loro,
nessuno è padrone di nessuno se non di se stesso".

"L’età in fondo, non è altro che una frazione di eternità".

"Se la fantasia non facesse parte della vita, il resto sarebbe ben poca cosa".

"Ci sono verità non dette per fare solo bene
Altre dette solo per ferire e
Quelle mai ammesse per far soffrire".


"L’ignoranza?
Un chicco di grano
seminato in un campo
incolto.
Aspetta solo qualcuno che
lo coltivi,
per dare il meglio di sé".

martedì 20 luglio 2010

IL MIO BENVENUTO!




Un benvenuto a tutti i lettori di questo blog!

Ho pensato che se siete qui è per guardare un po’ di cosa si parla e su tutto attingere informazioni. Appunto, nelle righe che seguono, al posto di leggere una noiosa biografia, ho pensato d’installare con voi un dialogo, anche se adesso è solo un monologo, per parlarvi un pochino di me e della mia passione per la scrittura in genere.
Penso sia superfluo dirvi che amo scrivere da sempre, anche se ho iniziato solo da qualche anno a raccogliere le mie poesie e racconti. Il cambiamento che è avvenuto in me, e penso che ciò avvenga anche per tante altre persone che coltivano una passione, è stato spinto dalla quasi necessità, quanto dal desiderio, di volere dividere con gli altri ciò che scrivo. Non so se è stata una buona idea e questo sta a voi dirmelo, ma una cosa è certa, sono contenta della scelta da me fatta.

Apro una parentesi giusto per sottolineare un mio punto di vista che mi è servito per arrivare fino a qui.
Sono del parere che non serve essere custodi del proprio sapere o qualsiasi altra forma di cultura se resta marginata a se stessi, che sia una ricetta di cucina o una formula chimica, ha poca importanza, ciò che è importante è trasmettere. Potere dare, per me è una ragione di vita, affinché la propria esperienza e conoscenza non vada persa. Sono d’accordo che ognuno debba vivere le proprie esperienze, in quelle degli altri però, si possono attingere esempi per accrescere la propria conoscenza.

Ritornando ai miei racconti e poesie, scrivendole e divulgandole spero di dare attraverso loro quello che la vita mi ha insegnato, e quello che ho cercato di capire osservando le cose, le persone e tutto quello che mi circonda nel quotidiano.
Vi invito a leggere alcuni miei scritti ma su tutto quello nella pagina di giugno 2010, un anticipo sul romanzo per il quale ho aperto questo blog, e se vi fa piacere, mi lasciate le vostre impressioni, affinché io possa trarne insegnamento, poiché la vita finisce, là dove l’interesse per essa non suscita più alcuno sprono alla curiosità di sapere, ed io ho tanta voglia ancora di sapere e d’imparare…


Come tutto iniziò…

Sette anni fa, avendo un po’ più di tempo a mia disposizione, iniziai ad aprirmi al mondo della scrittura e tramite la poesia, partecipai ad un concorso.
Incredula inviai una poesia, senza pensare o sperare di poter vincere un premio. Pensai tra me e me che partecipare sarebbe stato già un traguardo più che soddisfacente, a me bastava che qualcuno leggesse il mio pensiero e quindi in un certo senso lo condividesse anche.
Dopo qualche mese, mi giunse una lettera che mi annunciava la vincita del premio: “Speciale Giuria” di quel concorso. Non credevo ai miei occhi nel leggere quella lettera. Una mia poesia era stata scelta fra centinaia d’altre poesie. La gioia e l’emozione furono forti. Da quel giorno iniziai a rivedere tutte le mie poesie, anche se devo dire che oggi le guardo come ricordi che hanno bisogno d’essere rimodernati o restaurati, poiché con gli anni e, a forza di scrivere poesie e non solo, ho affilato la penna, l’ho resa più avara per certi aspetti e più cesellatrice del pensiero, che nasce sempre grezzo ed ha bisogno, come il diamante, d’essere tagliato con professionalità perché dia di sé tutta la luce che possiede per brillare di tutto il suo splendore.
Così, dopo qualche anno, pensai di dovere andare oltre la poesia, anche se sostengo che la poesia sia la forma espressiva per eccellenza, la sinetesi del pensiero puro, in cui si esprimono concetti anche complessi in poche righe o anche in solo qualche parola.
Decisi, quindi, d’intraprendere un corso di scrittura col quale acquisii delle buone basi per iniziare a prendere sul serio la mia passione e farne qualcosa di più che non un semplice passatempo.
Iniziai a scrivere dei racconti, poi qualche favola e così via a scrivere riflessioni, aforismi, massime, pubblicità, articoli giornalistici e tante altre forme di scrittura creativa che col tempo mi ha permesso di maturare e imparare, almeno in parte, i piccoli segreti del mestiere che aggiunti a un estro creativo, alla facilità nel comporre il pensiero con semplici parole, alla fantasia dell’impossibile e alla volontà nel crederci, mi hanno permesso di realizzare il sogno di scrivere un romanzo. Tutto comunque, senza trascurare la lettura poiché chi scrive e non legge è un po’ come voler volare senza possedere il mezzo per farlo.
E ribadisco: “Se vuoi vivere pienamente la vita, non smettere d’apprendere!"
So anche che, un domani, sorriderò, magari, leggendo qualcosa che ho scritto oggi e che troverò demodée o non perfetta dicendomi, come adesso: “ Pazienza, nessuno è perfetto se non accetta i suoi propri difetti”.
Buona lettura a tutti e grazie d’avermi dedicato parte del vostro tempo prezioso nel visitare questo blog.

Anna Giordano

lunedì 12 luglio 2010

Qualcosa di me.

Fra i ricordi ancora vivi, momenti dei miei primi anni di vita…

Ricordi di serate passate intorno al fuoco, ad ascoltare favole inventate e raccontate da mio padre. Tramite i suoi racconti iniziai ad amare la narrazione, tanto che, emulavo mio padre inventando favole o storie che improvvisavo al momento, man mano che parlavo. Di quei racconti, non ricordo nulla. Avevo solo quattro anni, ma i miei fratelli e sorelle, tutti più grandi di me, dicono e mi ricordano ancora adesso, la facilità e la propensione che avevo per inventare storie.

Il tempo passò e la bambina divenne un’alunna. Mi piaceva andare a scuola. Ero attratta dalla conoscenza, capire, scavare con curiosità e sete di sapere. Era ed è, una caratteristica che ancora oggi mi accompagna.
La prima volta che lessi un passo della Divina Commedia, ricordo, come se gli anni non fossero trascorsi, che fu in terza elementare.

La scuola era iniziata da poco e appesa al muro della nuova classe c’era una riproduzione di una pergamena di colore beige, sopra c’era scritto, in stile gotico, il passo più citato della divina opera di Dante: “Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura ché la diritta via era smarrita”. Devo dire che fui attratta dai versi che imparai a memoria, non ne capii il significato, ma sentivo in quei versi qualcosa di speciale. Posi in proposito delle domande alla maestra che mi spiegò, con parole semplici, che si trattava del “Canto primo dell’Inferno, della Divina Commedia”. Devo dire, che la spiegazione mi lasciò con molti interrogativi che, col crescere e gli studi più approfonditi che ne seguirono, trovò risposta.
Aneddoti questi, che ritengo importanti poiché sono rimasti vivi nel ricordo della mia infanzia che, anche se riposti come reliquie tra gli scaffali della memoria, sono stati sempre presenti e mi hanno accompagnata, forse, inconsapevolmente, nel seguito della mia vita. Vita, che è stata anch’essa piena di selve, tra le quali, ho dovuto scegliere il cammino da intraprendere, spesso intersecato da bivi e da strade non sempre asfaltate che ho cercato di percorrere con la volontà di non lasciare la “diritta via”. Strada, che mi ha portata a svolgere, fra l’altro, lavori che ho sempre cercato di conciliare con il piacere e l’arte poiché amo il bello, maggiore ragione per i cinque sensi di esistere.
Penso che non ci sia lavoro che non abbia il suo lato artistico, almeno è quello che ho sempre cercato in tutti i lavori da me intrapresi; che siano stati nel campo della moda, della ristorazione, delle relazioni pubbliche, della vendita, nel campo finanziario… sì, anche nel finanziario c’è l’arte che è legata alla conoscenza in materia. Elemento base che serve a potere spiegare il meccanismo dei prodotti d’investimento, facilitando la comprensione di una materia che, per molti, si rivela ostica.

Continuando il mio cammino alla ricerca di soddisfare la mia passione per la vita e l’arte, mi sono girata un attimo per guardare la strada da me percorsa, ed ho deciso di sostare sul ciglio del mio essere per osservarmi dentro, e pormi domande per sapere se finalmente potevo fare qualcosa che da sempre coltivavo nel mio io e che non avevo mai osato mostrarne i germogli. La poesia era un giardino in mezzo alla selva, che pian piano ho cercato di ripulire per farne il luogo delle mie passeggiate in cui sono fioriti i versi dei miei sentimenti. In seguito ho scoperto che poteva diventare anche meta dei miei personaggi in cui inscenare la loro vita a braccetto con la fantasia, regina che regna nella mia mente. Un cammino ormai che ho intrapreso al bivio dei miei cinquant’anni, sette anni fa, e che ho seguito fino ad oggi. Tutto questo, al seguito di tante esperienze, in precedenza vissute, che hanno arricchito il mio bagaglio culturale, con una seconda lingua e con gli usi e costumi di una cultura ampiamente diversa dalla precedente alla quale si è aggiunta, e che mi ha permesso di capire meglio, cosa fosse la diversità, componente base per l’evoluzione della vita, dal punto di vista sia biologico che socioculturale.
Oggi sono giunta al mio primo nuovo traguardo in un mondo che ho sempre ammirato e sognato. Resto comunque con i piedi per terra poiché so che il mondo della letteratura abbraccia una larga sfera di scrittori che, si riduce poi, solo a pochi eletti. Ciò nonostante, per quel che mi resterà da vivere, vorrei continuare il mio cammino, su quest’apparente strada larga cercando di mantenerla tale, là dove si stringe, tagliare quella selva che l’invade per dare luce al germoglio che spera di diventare un albero…

lunedì 5 luglio 2010

Il libro si può acquistare in tutte le librerie ordinandolo,il distibutore è il CDA ecco l'elenco dei sub distributori in tutte le regioni d'Italia. Per ordinarlo basta dare al libraio il titolo del romanzo, il nome dell'autore e l'editore
Giraldi Editore. Inoltre per gli inetnauti il libro è presente sui vari siti online, basta digitare il titolo del libro sul motore di ricerca Google e potrete comprarlo, vi segnalo che ci sono librerie on line che inviano a domicilio senza far pagare la spedizione, oppure a minor prezzo.
Buona lettura

Distributori CDA

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